Descrizione
L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza della scuola italiana, che vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale.
La loro piena inclusione è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.
La didattica inclusiva è la didattica di tutti che si basa sulla personalizzazione e sulla individualizzazione tramite metodologie attive, partecipative, costruttive e affettive.
Area inclusione: BES, DSA, disabilità, intercultura
Cosa si intende per Bisogni Educativi Speciali (BES)
“L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs). Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. ” (Dal DM 27.12.2012 STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA).
Cosa fa la scuola?
CREA un clima inclusivo: accettazione e rispetto delle diversità
ADATTA uno stile di insegnamento, materiali, tempi, tecnologie
MODIFICA le strategie in itinere
SVILUPPA didattica metacognitiva
TROVA punti di contatto tra le programmazioni (classe e individualizzata)
SVILUPPA un approccio cooperativo
VALORIZZA tutte le forme espressive
FAVORISCE la creazione di reti relazionali (famiglia, territorio, specialisti …)
INTRODUCE nuove metodologie come il Cooperative Learning e il Tutoring.
Chi è il docente per il sostegno?
L’insegnante per le attività di sostegno è un insegnante specializzato assegnato alla classe dell’alunno con disabilità per favorirne il processo di inclusione.
Le modalità di impiego di questa importante risorsa per l’inclusione vengono condivise tra tutti i soggetti coinvolti (scuola, servizi, famiglia) e definite nel Piano Educativo Individualizzato.
L’insegnante di sostegno ha la responsabilità didattica ed educativa degli alunni a lui assegnati ed anche degli altri componenti della classe, contribuisce alla programmazione e al conseguimento degli obiettivi prefissati.
Riguardo agli studenti con disabilità che ha in carico, egli si rifà a quanto stabilito nel PEI (piano educativo individualizzato) che è strettamente personalizzato in base alle esigenze e le possibilità di ognuno.
Contatti
Struttura responsabile del documento: Dirigente Scolastico
Tel: +39 0331 427611
Email: miic852004@istruzione.it